Via Roncaglio, Girondola, parcheggio di Via Govi

Il Parco agricolo del Rio rappresenta un esempio di recupero di un ecosistema che attraversa il nostro territorio a pochi passi dal centro ed inserito nel tessuto abitativo del Comune.
Progettato fin dal 1989 con lo scopo di recuperare la naturale funzione di corso d’acqua, sia attraverso la regolamentazione degli scarichi in esso versati sia tramite il ripristino della vegetazione originaria, rappresenta oggi il parco più ampio del territorio comunale e si inserisce tra il centro abitato e la campagna circostante sviluppandosi prevalentemente lungo le rive dell’omonimo corso d’acqua a carattere torrentizio.
Il parco si caratterizza immediatamente per la diversità degli ambienti attraversati. Il Rio di Cavriago nasce tra Quattro Castella e il Ghiardo, all’interno della campagna dell’alta pianura reggiana e quindi dai territori pedecollinari caratterizzati dall’accumulo in falda delle alluvioni antiche del torrente Enza.
Il bacino del Rio, durante il suo corso, raccoglie acqua nei territori di Montecchio e di Bibbiano, per poi attraversare l’area di Cavriago e quindi immettersi nel torrente Enza.
Gli strumenti urbanistici fino ad ora adottati hanno permesso di conservare il carattere agricolo del terreno attraversato dal Rio, caratterizzato da colture tradizionali adagiate su terrazzamenti naturali.
L’intervento di recupero del Parco Agricolo del Rio è stato premiato dalla Regione Emilia Romagna.

Via Kennedy

E’ un’area coltivata a prato stabile ed asciutto, estesa per quasi 14.745 mq, attraversata dall’omonimo Rio, con alta ripa boscata in sponda destra che conserva notevoli elementi di naturalità residua. Il ridotto sottobosco ospita importanti presenze nemorali di felce aquilina, felce maschio e di pervinca. Biancospino, rosa canina, lavanda bordano le rive ed i percorsi interni al parco. Recenti impianti di essenze autoctone quali rovere, farnia, aceri e pruni costituiscono elemento di continuità con le rive boscate del Rio.
Il parco, derivato da un intervento di rinaturalizzazione di un’area degradata, permette una piacevole passeggiata all’interno di una vegetazione che conserva le caratteristiche naturali delle fasce ripariali. Lungo il Rio, è infatti possibile trovare varie specie di Salix (tremulus, tiandra, alba), il Pioppo tremolo (Populus tremula) e gli ormai rari Ontano e Gelso (Alnus glutinosa e Morus alba, introdotto nel 1500 circa per l’allevamento del baco da seta). La presenza di numersoi arbusti con frutti commestibili e la particolare posizione di confine con le zone agricole offre un prezioso rifugio alla piccola fauna (lepri e fagiani) che è possibile avvistare specialmente la mattina presto.

Via Repubblica – via don Tesauri

Situato nel mezzo del centro storico del paese, il Sagrato della Chiesa di San Terenziano è stato trasformato nel tempo in un giardino pubblico a cui tutti fanno riferimento quale punto centrale di orientamento. Di proprietà della Chiesa, negli anni 1992 – 1994 è stato soggetto ad un intervento di risistemazione generale del verde e degli arredi che, oltre a destinare l’area ad uso pubblico secondo apposita convenzione tra le controparti, ha permesso di salvare e recuperare una parte del Tigli e degli Ippocastani presenti deturpati da indiscriminati interventi di potatura. L’intervento di dendrochirurgia è osservabile sulla maggior parte degli alberi ed indica la precisa volontà di non perdere la memoria e la continuità con questo luogo del paese.

Voluto quale area di sosta e di passaggio altamente fruibile, è stato dotato di numerosi punti per la sosta e di un impianto di irrigazione automatico a scomparsa che permette la tenuta di un tappeto erboso altamente calpestabile.
Gli alberi, di prevalenza Tigli ed Ippocastani, sono dislocati al fianco dei viali di accesso e sul perimetro semicircolare dell’intera area. Sul lato nord-ovest si trovano alcuni esemplari di Cedrus atlantica. Durante la tarda estate è possibile osservare la splendida fioritura gialla dell’Iperico che contorna l’area intera area.

Via Roncaglio – Via F.lli Rosselli

Il nome di questo parco deriva dalla disposizione circolare degli spazi organizzati. Entrando per via F.lli Rosselli, il percorso è costeggiato da entrambi i lati da filari di Tigli (Tilia cordata); da qui è possibile raggiungere l’area giochi ombreggiata a sud dai Pruni (Prunus pissardii). Un lungo filare di Farnia (Quercus robur) perimetra la zona nord-est. All’interno dell’area si trovano inoltre Acero campestre, Gelso bianco, Frassino orniello, Sorbo domestico e, costituenti le siepi, Carpino bianco, Biancospino, Melograni, Lillà, Lonicera, Buddleia e Cotoneastro.

Via dell’Industria

Allestito a fianco del Centro di Ristorazione (mensa), questo giardino pubblico si prefigge lo scopo di offrire un piccolo spazio non solo ai residenti all’interno della principale zona artigianale – industriale di Cavriago ma anche di offrire una “pausa verde” durante l’ora del pranzo ai lavoratori impiegati nella zona. Le essenze utilizzate sono state il Frassino maggiore, il Pioppo bianco e nero, il Tiglio, l’Olmo campestre e, nella siepe posta sul lato nord, il Pruno, il Biancospino, il Viburno, l’Acero campestre. Un percorso trasversale, pedonale e ciclabile, pavimentato con autobloccanti, funge da collegamento tra i vertici mensa – via dell’Industria. In posizione centrale, in una piazzola di sosta, si trovano le panchine e la fontana ad acqua potabile.

Via Bassetta

Il complesso sportivo sorge su un’area comprendente due impianti sportivi specialistici principali – per il calcio ed il tennis – e strutture complementari per il volontariato, la ristorazione, le feste a carattere pubblico.
L’area verde è servita da percorsi pedonali-ciclabili, da carrabili e da parcheggi per favorire al massimo sia l’accesso che la frequentazione dell’intera struttura ed agevolare le libere attività sportive quali lo jogging, che mal si conciliano con i percorsi urbani spesso troppo trafficati.
Il parco circostante il complesso, di recentissima piantumazione, si inserisce nel contesto paesaggistico tramite alberature e siepi tipiche dell’ambiente padano – pioppi, carpini, aceri, tigli, rosa canina, pruni, viburni – che accompagnano discretamente i percorsi permettendo scorci e punti visuali d’effetto. Le siepi, in particolare, ponendosi in continuità con il paesaggio rurale circostante, schermano le recinzioni degli impianti sportivi ed i parcheggi mitigando allo stesso tempo la zona cimiteriale da quella ricreativo-sportiva. L’area è stata dotata da un bacino recintato per la raccolta delle acque meteorologiche utilizzate ai fini dell’irrigazione del parco.

Via Rivasi

Da un centinaio di anni fa bella mostra di sé vicino alla Piazza un albero maestoso, che tutti chiamano “Gran Pino”, ma che in realtà è un Cedro dell’Atlante (Cedrus Atlantica). E’ uno dei pochi alberi monumentali non autoctono che la Regione Emilia Romagna ha creduto fosse opportuno proteggere; sicuramente l’unico della nostra provincia di questa specie che, come dice il nome stesso, proviene dalla catena dell’Atlante in Africa.
Le sue dimensioni sono davvero considerevoli: è alto 35 m, per una chioma di 22 e un diametro del tronco di più di un metro e mezzo.

Via F.lli Cervi – Via Melloni – Via Pianella

Il parco nasce nei primi anni ’90 dall’intenzione di piantumare un albero per ogni neonato.
La prima fase del progetto, con l’adesione volontaria da parte dei genitori, ha interessato l’area a verde pubblico sita in via Melloni, delle dimensioni di 10334 mq; successivamente gli alberi “adottati” dai bambini hanno trovato spazio nel parco denominato “Dendropili II”, di 10500 mq, prospicente a via Pianella.
Le essenze utilizzate comprendono diverse varietà di Aceri, Querce, Pruni, Tigli, Ontani, Carpini. Le due aree non solo permettono piacevoli passeggiate, ma fungono da percorsi di collegamento tra il centro del paese e l’abitato posto a sud, permettendo un rapido spostamento in bicicletta o a piedi. In particolare l’area di Dendropoli II costituisce una continuità con l’area sportiva del Palazzetto dello Sport. All’interno del parco Dendropoli I si trova inoltre un’area di circa 300 metri quadrati per lo sgambamento dei cani. L’accesso è da Via Kennedy o dal pedonale di Via Paterlini.

Via Brodolini – Via F.lli Miselli

Il parco Pianella è stato realizzato successivamente all’insediamento del Centro Commerciale omonimo ed è stato incrementato con giochi per bambini nel 2004 grazie al contributo dei negozianti dello stesso centro commerciale. Nell’area gioco sono presenti due altalene doppie, due scivoli con arrampicata, un pinco-panco, due giochi a molla, una giostrina ed un gioco arrampicata. E’ un ampia area verde dove sorgono diversi spazi per la sosta dei pedoni e dove si colloca anche il monumento al Generale Reverberi.

Via Spaggiari – Via Fosse Ardeatine

E’ uno spazio di circa 9421 mq concepito ed appositamente dotato di numerose attrezzature per il gioco dei bambini. L’ombreggiatura dell’area, indispensabile nei mesi estivi, è data da filari di rovere, frassini, aceri. Le siepi sono costituite da essenze autoctone che nei mesi primaverili fioriscono emanando un piacevole profumo di biancospino e lavanda. Le strutture ludiche costituite sia da attrezzature che da arredo verde (labirinto di bosso) permettono giochi di movimento e di fantasia. La disposizione dei punti di sosta, perimetrale all’area di gioco, permette una facile sorveglianza da parte dei genitori. Da questo giardino pubblico è possibile raggiungere tramite pedonali il Parco Dendropoli 1, Dendropoli 2 ed il Parco Pianella del Palazzetto dello Sport.

Via Melato

Per la sua posizione il parco si presenta quale area verde prevalentemente a servizio dei cittadini residenti nel quartiere. Il parco è dotato di attrezzature ludiche per bambini dai 2 ai 6 anni, di un campetto da calcio e di punti di sosta. Le principali piante presenti sono querce, aceri, ippocastani ed arbusti da fiore.

Via Repubblica – Via Ligabue

Il giardino storico di Villa Sirotti, di stile eclettico, risale al primo decennio del ‘900: le simmetrie dello stile storico rinascimentale italiano si fondono armonicamente con gli stili paesistici del ‘700 e ‘800.
Si notano interessanti prospettive, giochi di forme, piccoli labirinti, passaggi segreti, aiuole finemente riacamate, costantemente in rapporto a innumerevoli arredi lapidei di differente epoca e foggia che hanno arricchito nel tempo il giardino e che oggi, grazie al contributo di alcuni cittadini di Cavriago, riprendono il passato splendore.
Il parco ha una superficie di 2500 mq, costituita da un’area adibita a giochi di 80 mq dove sono presenti un castello con arrampicate e scivolo, una molla, un’altalena doppia, un pinco panco a molla; due orti botanici di circa 100 mq e un bosco ad alto fusto di circa 500 mq.
Nel parco sono presenti panchine che consentono una tranquilla e comoda fruizione dello spazio, completamente servito dalla rete wi-fi.

angolo via Guardanavona – via Cavour

Per la sua posizione centrale e per la vicinanza alla Parrocchia di San Nicolò, è una delle aree a verde pubblico maggiormente frequenate nonostante le misure piuttosto ridotte nelle quali trovano comunque spazio zone per il gioco e per la sosta. Piantumata negli anni passati con un numero eccessivo di essenze di grandi dimensioni, è stata oggetto di numerose trasformazioni che hanno gradualmente portato all’abbattimento di Thuje e Aceri negundi compromessi da processi degenerativi del legno.
Nonostante la associazione di sempreverdi Cedrus atlantica e Magnolia, tipica degli anni ’60 – ’70 non sia delle più opportune nè per il nostro territorio nè per un’area così piccola, (eccessivo grado di ombreggiamento e limitazioni alla sosta al di sotto dei cedri), sono questi gli alberi presenti in quanto le loro dimensioni e il loro stato ancora buono non giustifica oggi la loro sostituzione. UNa siepe a fioriture scalari di Spirea, Melograno, Philadelphus, Lillà, Weigelia e di erbacee perenni posta sul lato sud, introduce all’area destinata al gioco dei bambini per la quale è stata riservata la zona più distante dalla strada.

All’interno del parco di Dendropoli, con accesso da Via Kennedy o dal pedonale di Via Paterlini

Il campetto, di circa 300 metri quadrati è sempre aperto, giorno e notte, in modo che tutti i possessori di cani possano permettere al proprio animale di correre in libertà e di giocare con altri animali in qualsiasi orario della giornata.
In questo spazio, recintato e dotato di una fontanella, i proprietari o i conduttori possono tenere il cane senza museruola, sotto la propria responsabilità. I cani possono entrare nell’area solo se accompagnati. Gli animali di indole aggressiva devono portare la museruola.L’accompagnatore del cane ha l’obbligo di provvedere all’asportazione da terra delle deiezioni del proprio animale e buttarle nell’apposito cestino, che è attrezzato anche per la distribuzione gratuita di sacchetti. Il Comune provvede settimanalmente alla pulizia ed allo svuotamento del contenitore delle deiezioni.


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